Estate vuol dire mare, vacanze, relax ma, purtroppo, anche situazioni disagevoli come le punture di zanzare. Capire come trattarle è fondamentale per limitare il fastidio ed evitare che le manifestazioni diventino un problema per la salute, specialmente di bambini e anziani.

Abbiamo chiesto al dott. Pietro Verni, specialista dell’ambulatorio di Dermatologia del Centro San Camillo di Bari, cosa è opportuno fare e cosa evitare in caso di puntura da parte di questi “seccanti” insetti.

Perché le punture di zanzare sono così fastidiose

A pungere sono solamente le zanzare femmine. Utilizzano il sangue come nutrimento per la generazione delle uova e, dunque, per potersi riprodurre. L’anidride carbonica del respiro, colori scuri, sostanze odorose contenute nel sudore, variazioni nella composizione della microflora cutanea, eventuale presenza di uno stato di gravidanza e consumo di alcol sono fattori che aumentano l’attrazione di questi insetti verso la nostra cute.

Quando le zanzare pungono per prelevare alcune gocce di sangue, iniettano una sostanza anestetizzante e tossica con la loro saliva. Lo fanno per avere il tempo di compiere l’operazione senza essere interrotte, e il corpo umano reagisce inizialmente con un rilascio di istamina e con lo sviluppo di una reazione infiammatoria. L’area della puntura, per questo, risulta gonfia, arrossata e pruriginosa per 20-30 minuti. A volte la reazione scatenata può essere maggiore; successivamente si sviluppa una papula infiammatoria che può persistere per qualche giorno. Talvolta le reazioni possono essere esagerate con lesioni molto grandi, a volte bollose, e possono accompagnarsi a sintomi sistemici. Tra le complicanze si annoverano iperpigmentazioni, irritazioni, lesioni da grattamento, linfangiti e sovrainfezioni.

Cosa fare e non fare se si viene punti da una zanzara

La cosa più importante è la prevenzione delle punture. Utile in tal senso è l’utilizzo di barriere fisiche (zanzariere) negli ambienti domestici, di repellenti chimici e di vestiti chiari lunghi.

In caso di puntura, il consiglio è quello di effettuare una buona detersione della zona ed evitare il grattamento. La stragrande maggioranza delle lesioni non ha bisogno di una terapia specifica. Tali lesioni, infatti, sono autorisolutive. In presenza, però, di una sintomatologia importante e persistente ha senso consultare il proprio medico per escludere altre condizioni e per instaurare, a seconda delle manifestazioni, una terapia antinfiammatoria/antibiotica topica o sistemica e antipruriginosa.

Fondamentale sapere cosa non fare in caso di puntura di zanzara. Anche se è difficile resistere al prurito, è molto importante non grattarsi, per evitare sovrainfezioni e esiti più o meno permanenti. Inutile, poi, incidere la bolla con le unghie o cedere al fai da te applicando direttamente sulla pelle prodotti da banco cosmetici o farmacologici irritanti o fotosensibilizzanti.

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