Pap test e HPV test sono oggi gli esami fondamentali per lo screening del tumore del collo dell’utero. Il primo è già entrato da anni nella routine dei controlli delle donne. Il secondo è di inserimento più recente, tuttavia si tratta di test differenti e complementari, che devono essere eseguiti entrambi.
Con gli specialisti dell’Ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia del Centro San Camillo di Bari scopriamo quali sono le differenze tra i due test, perché devono essere effettuati tutti e due e quando vanno eseguiti.
Pap test: cos’è
Il Pap test è un’indagine eseguita in concomitanza con la visita ginecologica per controllare la cervice uterina e verificare la presenza di cellule anomale. La cervice è la parte inferiore dell’utero, che si apre nella vagina. Eventuali anomalie devono essere individuate e trattate, altrimenti potrebbero portare allo sviluppo del tumore del collo dell’utero.
Il Pap test è indolore, anche se può comportare un leggero fastidio per la paziente. Per eseguirlo, il medico inserisce uno speculum (strumento che allargando i tessuti della vagina consente di vedere e raggiungere la cervice) nella vagina e utilizza uno speciale bastoncino o una spatola morbida per raccogliere del materiale con cellule dall’esterno della cervice, che vengono inviate a un laboratorio per essere analizzate.
In caso di esito positivo, vengono generalmente eseguiti un HPV test, per confermare o escludere il contagio da HPV, e una colposcopia, indagine strumentale per indagare la natura di eventuali lesioni (che può essere completata da eventuale biopsia con prelievo di cellule da analizzare).
Quando si esegue
Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, il Pap-test va eseguito, in assenza di altre indicazioni, come familiarità col tumore, ogni 3 anni nelle donne tra i 25 e i 64 anni.
HPV test: cos’è
L’HPV test è un’indagine che rileva la presenza del Papilloma Virus Umano (responsabile di oltre il 90% dei tumori del collo dell’utero). Analizza le cellule della cervice (prelevate sempre tramite un bastoncino) ma a livello molecolare, con estrazione del DNA. Questo consente l’individuazione delle potenziali mutazioni precocemente.
In caso di test positivo, si esegue un Pap test per individuare eventuali lesioni già presenti. In presenza di Pap test negativo, l’HPV test si ripete durante il controllo ginecologico ogni anno.
Quando si esegue
Le donne tra i 30 e i 64 anni sono invitate a eseguire un test HPV ogni 5 anni se negativo.
Le differenze tra Pap test e HPV test
Le differenze tra i due test sono diverse. Sebbene test dell’HPV abbia una sensibilità maggiore nell’individuazione le future lesioni cancerose, ha anche una specificità minore, in quanto può rilevare anche infezioni destinate a risolversi spontaneamente.
Il Pap test è consigliato dai 25 anni in poi, l’HPV dai 30 (in quanto le infezioni da Papilloma Virus sono frequenti nelle fasce di età inferiori), e si eseguono il primo ogni 3 e il secondo ogni 5 anni.
Infine, l’HPV test non è un esame di routine.
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