Gennaio è il mese della prevenzione del tumore al collo dell’utero: soltanto un’occasione in più per pensare alla nostra salute, una “scusa” per prenotare il controllo troppo a lungo rimandato. Ma cosa possiamo fare per prevenire questa neoplasia che negli ultimi sei anni ha visto invariato il dato sulla mortalità, pari a 3,7 su 100.000 donne colpite?

Vediamolo insieme agli specialisti dell’Ambulatorio di Ginecologia del Centro San Camillo di Bari.

Cos’è il tumore del collo dell’utero

Il tumore del collo dell’utero, o della cervice uterina, è un carcinoma che si sviluppa nella parte inferiore dell’utero (detta appunto collo o cervice) e rappresenta il 6,5% delle neoplasie totali che interessano le donne.

Si divide in:

  • carcinoma a cellule squamose, la tipologia più diffusa con l’80% dei casi, che deriva dalle cellule della superficie dell’esocervice (la parte esterna della cervice in contatto con la vagina);
  • adenocarcinoma, nel 15% dei casi, con origine dalle cellule ghiandolari dell’endocervice;
  • carcinoma adenosquamoso, il restante 5%, con origine mista.

La prevenzione del tumore al collo dell’utero in 3 step

Uno dei fattori di rischio principali per lo sviluppo del tumore della cervice uterina è la presenza dell’infezione da Papilloma Virus umano (HPV). Proprio per questo, gran parte della prevenzione specifica di questo tumore passa per quella da Papilloma Virus o per il follow-up in seguito a diagnosi positiva.

Tra gli altri fattori di rischio troviamo: abitudine al fumo, dieta poco equilibrata, obesità, oltre che familiarità. Una vita sana e attiva e controlli regolari in caso di familiarità con patologie, del resto, sono alla base della prevenzione non solo di tutte le neoplasie, ma anche di malattie cardiovascolari e altri gravi patologie.

Cosa fare, invece, in particolare, proprio per prevenire il tumore al collo dell’utero? Ecco i 3 passaggi più importanti.

Vaccino HPV in giovane età

Il vaccino contro il Papilloma Virus umano è uno degli ultimi strumenti, in ordine di scoperta, con cui è possibile contrastare la diffusione dell’infezione che avviene principalmente per via sessuale.

L’HPV responsabile dell’infezione contagia sia l’uomo che la donna ed esiste in circa 120 ceppi diversi, alcuni dei quali più di altri possono favorire lo sviluppo di neoplasie. I maggiori responsabili della formazione di tumori correlati al virus (non solo quelli della cervice dell’utero, ma anche della vagina, della vulva, del pene e dell’ano e dell’orofaringe in donne e uomini) sono i ceppi HPV 16 e HPV 18.

Il vaccino previene proprio il contagio di questi due ceppi, i più frequenti, e in Italia è raccomandato e gratuito ragazze e ragazzi al 12° anno di età.

I rapporti sessuali a rischio

Limitare il numero dei rapporti sessuali e il numero dei partner occasionali a rischio è una buona strategia da unire al vaccino per evitare l’infezione. È possibile naturalmente utilizzare il preservativo, che tuttavia in questo caso non è efficace come nella trasmissione da HIV, in quanto potrebbero finire in contatto aree della pelle non protette dal dispositivo.

Screening dell’HPV regolare

I controlli regolari dal ginecologo sono fondamentali per la diagnosi di infezione da Papilloma Virus, che è comunque molto diffusa e non sempre si trasforma in tumore. Lo screening, infatti, consente di diagnosticare l’infezione da HPV e individuare precocemente eventuali lesioni pre-cancerose (che possono regredire) o cancerose da trattare.

Lo screening per la diagnosi dell’infezione da Papilloma Virus umano si effettua con esami non invasivi e veloci durante la visita ginecologica, e consistono nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell’utero con un tampone e una spatolina):

  • Pap Test, il più diffuso e eseguito finora, ogni 3 anni per le donne tra i 25 e i 64 anni;
  • HPV-DNA test, ogni 5 anni non prima dei 30 anni, nuovo test di screening che, se risulta positivo, va affiancato da Pap Test e colposcopia.

Visita ginecologica con Pap Test al Centro San Camillo a 97€ 

Prenotazioni:

– presso la nostra sede in Via Calefati 177 – Bari
– Tel. 080.914.64.94      
E-mail: info@centrosancamillo.com

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