Cardiologia del Centro San Camillo – Poliambulatorio Bari Dott. Francesco Corriero
L’Elettrocardiogramma permette di analizzare innanzitutto il ritmo cardiaco, e quindi di evidenziare del battito eventuali:
- aritmie (perdita del ritmo)
- accelerazioni (tachicardia)
- rallentamenti (bradiaritmie)
Elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, quali sono le analogie e quali le differenze? Si tratta di due esami che spesso vengono confusi dai pazienti, ma in realtà molto diversi tra loro e in grado di fornire due tipologie di informazioni spesso complementari.
Elettrocardiogramma
L’elettrocardiogramma (ECG) è sicuramente l’esame più eseguito in cardiologia. Analizza l’attività elettrica del cuore attraverso l’applicazione di alcuni elettrodi sul torace e a livello dei quattro arti.
L’ECG permette di analizzare innanzitutto il ritmo cardiaco, e quindi di evidenziare del battito eventuali:
- aritmie (perdita del ritmo)
- accelerazioni (tachicardia)
- rallentamenti (bradiaritmie.
L’elettrocardiogramma (o ECG) procura una registrazione grafica dei fenomeni elettrici che sono connessi con l’attività del cuore, per cui è uno dei più importanti nella diagnosi di svariate cardiopatie, in particolare dell’infarto del miocardio. L’ECG deve essere interpretato in accordo con tutti i dati clinici, compresi l’età del paziente, il sesso, il peso corporeo, la diagnosi clinica e l’assunzione di farmaci.
L’elettrocardiogramma consente inoltre, di analizzare la cosiddetta ripolarizzazione, ovvero un parametro che indica l’attività di contrazione dei ventricoli cardiaci. Le alterazioni delle onde di ripolarizzazione sono a volte molto specifiche e permettono di fare diagnosi e indicare la necessità di impostare una terapia urgente. E’ il caso ad esempio dell’infarto acuto. Nei restanti casi invece, le alterazioni di ripolarizzazione sono assolutamente poco specifiche e indicativi (inversione dell’onda T, alterazioni dell’asse cardiaco). In questi casi il quadro clinico può essere chiarito dall’ecocardiogramma.
Ecocardiogramma
L’ecocardiogramma è un esame non invasivo e indolore che, grazie all’utilizzo di una sonda a ultrasuoni, consente di ricostruire la struttura cardiaca. L’ecocardiogramma è un esame che utilizza gli ultrasuoni per visualizzare l’interno del cuore ed il flusso del sangue attraverso le valvole.
A differenza delle radiazioni utilizzate in radiologia, gli ultrasuoni sono innocui, per cui non è necessaria alcuna precauzione e l’esame può essere eseguito su qualunque paziente innumerevoli volte (anche nelle donne in gravidanza).
Grazie all’ecocardiogramma è possibile:
- indagare l’attività di contrazione del cuore
- misurare la dimensione delle varie camere cardiache (atri e ventricoli)
- verificare anche il corretto funzionamento delle valvole che si trovano tra le camere ( valvola mitralica).
L’ecocardiogramma fornisce informazioni complete sul funzionamento cardiaco, ma molto limitate sull’attività elettrica del cuore.
Quando è indicato l’ECG e quando l’ecocardiogramma?
Elettrocardiogramma ed ecocardiogramma sono esami complementari. In alcune situazioni è indicato solo l’elettrocardiogramma: per esempio, quando il problema potrebbe essere un aritmia. In altre, è necessario eseguire l’ecocardiogramma: per esempio, quando il problema principale è una malattia delle valvole cardiache.
Tuttavia, in molti casi solo dall’esecuzione di entrambi è possibile fare una corretta diagnosi.
Elettrocardiogramma ed ecocardiogramma sono entrambi esami indolori, non invasivi e non presentano controindicazioni.
La valutazione cardiologica, l’elettrocardiogramma e l’ecocardiogramma, consentono di acquisire una ricchezza d’informazioni sullo stato anatomico e funzionale del cuore di livello molto elevato, spesso consentono un primo accurato inquadramento dei problemi cardiologici del paziente.
A queste immagini, attualmente, viene aggiunto il sistema a ultrasuoni con metodo Doppler e Doppler a colori per analizzare il flusso di sangue all’interno del cuore.
La combinazione dell’ecocardiografia classica e del colore Doppler permette di ottenere informazioni sulle strutture del cuore e sul suo funzionamento. Determinare la dimensione (diametri, aree e volumi) e calcolare il peso in grammi. Determinare in modo non invasivo le pressioni intracardiche e polmonari, la forza di contrazione, nonché il volume espulso in ogni battito. Misurare la velocità e la pressione del sangue che passa attraverso ciascuna delle valvole.
Tutte queste informazioni consentono al medico di:
- Rilevare le patologie del muscolo cardiaco (miocardio), delle valvole, delle arterie, delle vene e del pericardio.
- Rilevare malattie cardiache congenite e tumori.
- Valutare l’efficacia dei trattamenti.
- Eseguire controlli e follow-up dei pazienti operati sulle valvole (protesi valvolari).
- Determinare la necessità chirurgica di alcune malattie.
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