Ambulatorio di Urologia e Andrologia del Centro San Camillo per Diagnosi e Cura dei Disturbi dell’Apparato Urinario e Genitale

  • Infezioni delle basse vie urinarie
  • Blocco delle urine
  • Ingrossamento della prostata (ipertrofia prostatica benigna)
  • Anomalie del pavimento pelvico

Sono i quadri clinici più comuni che possono determinare problemi di minzione. Un esame molto semplice da eseguire e per nulla invasivo consente di rilevare la presenza o meno di disfunzioni del primo tratto urinario: l’uroflussometria

Che cosa è l’uroflussometria?

Uroflussometria a BariL’uroflussometria è un’indagine urodinamica semplice e poco invasiva.  Consiste, infatti, nell’urinare in un apposito strumento, il flussometro, che,  attraverso una tecnologia elettronica, permette di misurare il flusso minzionale, cioè la quantità di urina emessa nell’unità di tempo,  e di riprodurlo in forma grafica. E’ importante che la minzione sia “normale”, eseguita quindi con un normale stimolo ad urinare: vesciche troppo vuote o troppo piene non permettono di avere dei dati attendibili.

A cosa serve l’uroflussometria?

È considerata l’indagine di prima istanza nell’iter diagnostico urologico, in quanto consente di tracciare un profilo minzionale del paziente. L’interpretazione di questo diagramma permette di confermare o escludere la presenza di una disfunzione del primo tratto urinario. E’ indicata in tutti i pazienti che riferiscono sintomi della fase dello svuotamento vescicale, con alterazioni del flusso minzionale: difficoltà ad urinare e a svuotare completamente la vescica, mitto di scarsa intensità, diviso o intermittente, urgenza minzionale, incontinenza urinaria, gocciolamento post-minzionale.

Quando devo fare l’uroflussometria?

I quadri clinici più comuni che possono determinare problemi di minzione sono:

  • Infezioni delle basse vie urinarie
  • Blocco delle urine: per insufficienza renale, traumi che determinano cicatrizzazioni
  • Ipertrofia prostatica benigna: è la causa più comune dei problemi minzionali degli uomini con più di 50 anni; l’ingrossamento a carattere benigno della prostata determina una strozzatura dell’uretra e i conseguenti problemi di minzione
  • Carcinoma prostatico: la proliferazione neoplastica determina un ingrossamento della ghiandola, con conseguente strozzamento dell’uretra e problemi di minzione
  • Tumore della vescica: la massa tumorale può ostacolare il libero deflusso delle urine
  • Tumore dell’uretra: si tratta di tumori molto rari, che insorgono in genere dopo i 60 anni. Nelle donne sono associati a cancerogenesi da papilloma virus
  • Vescica neurogena: è una forma di incontinenza, caratterizzata dalla perdita del controllo della vescica per lesioni che compromettono il midollo o le terminazioni nervose del parasimpatico.

Parametri e valori di riferimento dell’uroflussometria

I parametri di riferimento, necessari allo specialista per poter interpretare i risultati che il test fornisce, variano in funzione dell’età e del sesso, ma anche della patologia.

A titolo di esempio, la velocità media del flusso urinario Q MED consente di formulare negli uomini un’ipotesi di ipertrofia prostatica e nelle donne di prolasso della vescica; la velocità massima di flusso urinario Q MAX consente di ipotizzare ostruzione urinaria.

TABELLE DI RIFERIMENTO

ETA’ Q MED MASCHI Q MED DONNE
4-7 anni 10 mill/sec 10 mill/sec
8-13 anni 12 mill/sec 15 mill/sec
14-45 anni 21 mill/sec 18 mill/sec
46-65 anni 12 mill/sec 18 mill/sec
Oltre i 66 anni 9 mill/sec 18 mill/sec

Come si esegue l’uroflussimetria

Il test si esegue utilizzando un apparecchio denominato uroflussometro. Di norma, esso è composto da due parti:

  • Un trasduttore di flusso, che raccoglie in un recipiente dotato di sensori, tramite un imbuto, le urine del paziente. I sensori, nel corso della minzione, rilevano i dati necessari.
  • Un pc con stampante e software idoneo che elabora i dati.

Al termine della elaborazione, i dati rilevati vengono stampati e messi a confronto con i relativi parametri. L’esame si completa di norma con una ecografia della vescica, per stabilire se la minzione ne determina il completo svuotamento. Si effettua in regime ambulatoriale.

Come ci si prepara l’uroflussimetria

In linea di massima, il test non richiede alcuna preparazione specifica.

  • Tuttavia, vi sono alcuni accorgimenti da rispettare:
  • Informare l’operatore sanitario della lista di medicinali e integratori che si assumono, perché alcuni principi attivi potranno inficiare l’esito dell’esame.
  • Svuotare la vescica 1-2 ore prima del test
  • Assumere dopo la minzione almeno 4 bicchieri di acqua (circa un litro) e trattenere l’urina fino all’inizio del test.

La procedura non comporta alcun rischio ed è indolore; dura circa dieci minuti e trattandosi di una procedura non invasiva, al termine dell’esame il paziente può tornare tranquillamente a casa.

 

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