Ambulatorio di Medicina Estetica del Centro San Camillo per Diagnosi e Cura degli Inestetismi del volto e del corpo

Visita Specialistica + Peeling a 77€ 

Presso la nostra sede in Via Calefati 177 – Bari -> 080.914.64.94


  • Rimozione dello strato corneo cutaneo (lo strato più esterno della cute)
  • Rimozione del tappo cheratinico dei comedoni (impurità cutanee, ovvero punti neri e chiusi o punti bianchi con accumulo di cheratina, sebo e batteri all’interno dei follicoli piliferi)
  • Riduzione dell’azione delle ghiandole sebacee
  • Maggiore luminosità della pelle
  • Stimolazione del fisiologico ricambio cellulare
  • Blanda infiammazione del derma sottostante (strato di cute posto sotto l’epidermide), che stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina, strutture proteiche che conferiscono elasticità, robustezza e soprattutto giovinezza alla pelle.
  • Graduale ringiovanimento cutaneo

Queste sono le funzioni principali del peeling chimico.

COSA E’ IL PEELING CHIMICO?

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Il Peeling Chimico è uno dei trattamento più utilizzati di medicina estetica, atto a migliorare l’aspetto della cute di diverse parti del corpo come viso e decoltè, con il risultato di un globale aspetto più giovane.

Infatti, grazie a questo trattamento, è possibile far ringiovanire la cute e favorire, di conseguenza, il ricambio cellulare. Ciò è reso possibile attraverso l’utilizzo di una sostanza chimica che, una volta stesa sulla cute da trattare, agisce come un vero e proprio esfoliante favorendo la rimozione degli strati di pelle più superficiali composti da cellule morte o danneggiate.

COME AGISCE QUESTO TRATTAMENTO?

Il peeling chimico agisce sulla nostra pelle attraverso l’azione di diversi meccanismi:

  • Stimola la rigenerazione cellulare (turnover), andando così ad eliminare ed esfoliare le cellule morte dello strato corneo.
  • Elimina le cellule che si presentano danneggiate o comunque degenerate, che, successivamente, vengono sostituite da cellula epidermiche normali.
  • Elimina il sebo prodotto in eccesso e, di conseguenza, i comedoni. Infatti è in grado di inibire la funzione delle ghiandole sebacee in modo da prevenire la formazione del tappo cheratinico e, di conseguenza, la formazione di ulteriori comedoni.
  • Crea un’infiammazione che è in grado di attivare la produzione di collagene ed elastina. Queste sostanze sono fondamentali per ottenere un effetto rivitalizzante e di ringiovanimento della pelle mediante la stimolazione dei fibroblasti – cellule che si trovano nel derma – in modo che questi possano produrre glicoproteine e soprattutto nuovo collagene, con ristrutturazione della componente fibrosa del derma.

In generale, un trattamento di peeling chimico può agire sia a livello del derma che a livello anche più profondo. Ma, in medicina estetica, è comunque consigliabile sottoporsi a più sedute di peeling superficiali o di media profondità, piuttosto che intervenire direttamente con un peeling profondo.

Il numero di sedute dipende dall’entità del problema e dalla superficie da trattare, mentre, il livello di intensità del peeling è strettamente legato sia all’aggressività delle sostanze utilizzate sia dalla profondità che si intende raggiungere.

COSA E’ POSSIBILE TRATTARE COL PEELING?

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I diversi tipi di peeling chimico permettono di poter agire su una vasta gamma di inestetismi cutanei:

  • Cheratosi (alterazione dell’epidermide che, per via dell’inspessimento del tessuto, raggiunge un livello sopraelevato rispetto alla cute circostante) ed invecchiamento cutaneo.
  • Rughe periorali, ossia del contorno labbra
  • Macchie solari e Photoaging: invecchiamento provocato dalla cronica esposizione ai raggi ultravioletti (UV) della luce solare
  • Discromie: ossia presenza di macchie, in zone più o meno ampie della superficie cutanea, di numero ed estensione variabile, più chiare o più scure rispetto alla normale tonalità cromatica della pelle. Tali macchie sono sostanzialmente dovute ad una carenza o ad un eccesso localizzato di melanina. Si parla di ipocromia (o acromia nella sua forma più grave) per le macchie chiare, e di ipercromia per le macchie più scure
  • Cicatrici
  • Acne in fase attiva e cicatriziale
  • Smagliature
  • Dermatite seborroica: è un disturbo che va a colpire il cuoio capelluto e causa prurito, desquamazione, rossore e forfora. A volte la dermatite seborroica può interessare anche il viso, la schiena o altre zone del corpo dove sono maggiormente presenti le ghiandole sebacee. Causa forti disagi e fastidi

QUALI SOSTANZE VENGONO UTILIZZATE PER IL PEELING CHIMICO?

Risultati immagini per peeling acido glicolico e mandelico

Come precedentemente detto, per eseguire il peeling chimico è necessario ricorrere all’utilizzo di sostanze chimiche in grado di svolgere le azioni sopra menzionate. Tra queste sostanze, le più utilizzate sono l’acido glicolico e l’acido mandelico.

  Acido glicolico

Appartiene alla classe degli alfa-idrossi acidi e viene estratto dalla canna da zucchero, dalla barbabietola o dall’uva non ancora matura. E’ l’acido più utilizzato per il peeling chimico, in quanto penetra rapidamente nella cute grazie alle piccole dimensioni della molecola che lo compone.

Si è visto che, soluzioni con acido glicolico ad una concentrazione pari al 35-70% e a pH basso (0,5-1,5), sono molto utili per correggere numerosi inestetismi quali: alterazioni da fhotoaging, pustole acneiche, ipercromie ecc.

Grazie alla sua eccellente capacità di penetrare facilmente gli strati della pelle, l’acido glicolico viene utilizzato, in medicina estetica, soprattutto come “agente esfoliante”: con la sua azione corrosiva, reagisce a livello epidermico, migliorando l’aspetto della pelle. Disgrega, infatti, le cellule morte e favorisce il naturale affiorare degli strati inferiori della cute più luminosi e sani.

Linee guida per il suo utilizzo: 

  • L’azione diretta dell’acido glicolico deve svolgersi esclusivamente nel contesto dell’epidermide, con una esfoliazione di grado variabile in rapporto all’inestetismo da correggere.
  • Il derma va coinvolto solo indirettamente, per la stimolazione dermica indotta dalla flogosi del peeling.
  • Va neutralizzato all’insorgere di un eritema (arrossamento della cute) più o meno intenso.
  • Subito dopo il peeling possono essere applicate sostanze attive di vario tipo in rapporto all’inestetismo da correggere (ad es. anti-Acne, schiarenti, antiossidanti), che penetreranno più rapidamente grazie alla precedente azione dell’acido glicolico.
  • Il peeling con acido glicolico va praticato con i giusti intervalli, in media ogni 15-30 giorni, per non stressare la cute.

Oggigiorno sono numerose le preparazioni commerciali con acido glicolico, con pH e concentrazione estremamente variabile e con la presenza di sostanze attive specifiche per i vari inestetismi, da utilizzare o assieme all’acido oppure da aggiungere al momento del peeling.

L’acido glicolico è fotosensibilizzante, per cui l’uso, soprattutto quello ad alte concentrazioni, è consigliato nei mesi autunnali/invernali dove è minore l’esposizione della pelle ai raggi solari. Tuttavia, con gli opportuni dosaggi e con l’applicazione di protezioni solari, variabili da individuo a individuo, può trovare impiego anche nella stagione estiva.

  Acido mandelico

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E’ un altro alfa-idrossi acido derivante dalle mandorle, dotato di molecola di maggiori dimensioni rispetto all’acido glicolico, caratteristica che ne riduce la penetrazione e quindi la potenza come agente esfoliante. Agisce in maniera progressiva e uniforme e ciò riduce il rischio di eccessivi bruciori e arrossamenti durante il trattamento. Trova utilizzo soprattutto nel trattamento contro l’acne giovanile.

L’azione peeling superficiale e l’assenza di fotosensibilizzazione della cute trattata, sono i due punti di forza dell’acido mandelico: quindi può essere praticato in ogni stagione con le opportune precauzioni. D’altra parte, la lieve azione esfoliante ne limita l’efficacia e per questo, è molto indicato in associazione ad altre sostanze, siano essi agenti usati per il peeling o sostanze di altro genere (es. antiossidanti, depigmentanti ecc.). In tal modo l’azione esfoliante diviene più spinta e più rapida, consentendo di ridurre tempi di applicazione, concentrazioni e anche gli effetti collaterali.

In commercio, a disposizione dei medici di medicina estetica, si trovano numerose preparazioni contenenti acido mandelico in varie percentuali d’uso, in genere dal 40% al 60%, o da solo o in associazione a sostanze attive specifiche per l’inestetismo da trattare. Tra queste sostanze attive ritroviamo:

  • Acido azelaico come anti-acne, seboregolatore, schiarente ed antiaging (anti-età ossia ritardo dell’invecchiamento cutaneo)
  • Acido kojico e Arbutina come schiarenti
  • Vitamina C come schiarente ed antiaging
  • Retinoidi come antiaging, schiarenti ed anti-acne
  • Acido tiomalico come schiarente

QUALI SONO, QUINDI, LE DIFFERENZE TRA ACIDO MANDELICO E ACIDO GLICOLICO?

L’acido mandelico è un’alternativa esfoliante utilizzabile tutto l’anno. Tuttavia, essendo un acido meno aggressivo rispetto all’acido glicolico, risulta meno performante per problemi estetici molto forti.

L’utilizzo dell’acido glicolico, infatti, è consigliato per azioni esfolianti più incisive, vista la sua capacità di penetrare la cute facilmente e rapidamente.

Di contro, l’acido mandelico, essendo meno aggressivo, non solo è adatto ad essere applicato a tutti tipi di pelle, ma riduce anche sensibilmente la comparsa di bruciore e arrossamento derivante dal suo utilizzo, se paragonato all’acido glicolico.

Ad ogni modo, entrambi gli acidi glicolico e mandelico, esercitano sulla cute i seguenti importanti effetti:

  • Schiarente
  • Sebonormalizzante: regolano, ossia, la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee
  • Biostimolante: aumentano non solo la produzione del collagene ma anche quella di acido ialuronico ed elastina.

RISULTATI DEL PEELING CHIMICO

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I risultati di un peeling con acido glicolico o acido mandelico, sono apprezzabili nel tempo, spesso a distanza di qualche mese. Naturalmente, pazienti con rughe più superficiali e pelle più giovane e reattiva, avranno risultati migliori in un periodo di tempo più breve.

E’ importante ricordare che i peeling necessitano di un programma di mantenimento domiciliare, con l’applicazione di prodotti specifici per la pelle, che verranno indicati dal medico specialista.

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